JANUARY '19 WRAP UP

Con grande ritardo, vi auguro un buon 2019! Il mio è iniziato con delle bellissime letture, e sono molto soddisfatta dei libri che sono riuscita a leggere anche in piena sessione invernale.

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 Il primo libro che ho letto quest'anno mi ha completamente lasciata sorpresa. Probabilmente ne avevo già parlato in qualche post precedente, ma sono rimasta molto delusa da "La chimera di Praga" di Laini Taylor. Ho amato il primo libro, ma gli ultimi due li ho trovati davvero lenti e pesanti; specialmente il terzo, che non volevo nemmeno terminare. Quindi, nonostante avevo sentito parlare benissimo della sua nuova duologia, avevo deciso che non l'avrei mai letta. Sono felicissima di aver cambiato idea. Laini Taylor scrive benissimo, ma bisogna avere molta pazienza con i suoi libri. Ho amato fin dall'inizio il personaggio di Lazlo, e ho finito per divorare questo romanzo. Ho amato tantissimo le scene tra lui e Sarai, che mi hanno fatto battere il cuore a mille. Ho amato le ambientazioni, e il world-building. Spero che il secondo libro non mi deluda e si riveli all'altezza del primo!

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Ho deciso di iniziare un nuovo manga. Avevo bisogno di staccare da Tokyo Ghoul che, nonostante adori, con tutti quei personaggi e tutta quell'azione a volte può diventare pesante. Volevo qualcosa di tranquillo e leggero, così ho voluto provare un manga shoujo. La maggior parte sono pieni di cliché e scontati, ma ho letto recensioni bellissime su "Tsubaki-Cho Lonely Planet" e così ho voluto provarlo. Ho letto i primi due volumi e i disegni sono bellissimi! La protagonista non è fastidiosa come nella maggior parte di questi manga; a volte si comporta in modo stupido, ma tutto sommato la trovo molto simpatica, e ho trovato il manga molto profondo e commovente.


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Ho letto "Every Heart a Doorway" di Seanan McGuire, il primo libro della serie "Wayward Children". Il libro è di sole 150 pagine, e l'ho letto in un pomeriggio. La storia è davvero interessante e unica, e il libro prende delle piege molto dark che non mi sarei mai aspettata. La storia racconta di ciò che succede quando i ragazzi lasciano i mondi in cui sono stati catapultati, come Narnia e Alice nel paese delle meraviglie. Il libro affronta le ripercussioni psicologiche di questi ragazzi, che sono tornati nel mondo reale senza volerlo, e non sanno come tornare nel mondo in cui hanno vissuto per anni e che amavano. Ancora non so se leggerò i seguiti, perché i libri non seguono un ordine cronologico e seguono diversi personaggi, ma ho trovato comunque interessante la lettura del primo libro.


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Per passare il tempo, ho deciso di leggere un libro molto molto trash, che tanti amano e che ha fatto parlare moltissimo: "Paper Princess" di Erin Watt, che a quanto pare è lo pseudonimo di due autrici; una di queste è Elle Kennedy, che ho amato molto in passato per la sua serie "Off Campus", che l'ho trovata molto divertente.
I personaggi sono ORRIBILI, non se ne salva nemmeno uno. Non capisco come qualcuno possa pensare che questa sia una bella storia d'amore, e il fatto che tanti lo pensino mi preoccupa molto. Non c'è giustificazione per i loro comportamenti. Super cringey.

"Opal" è un racconto breve, i cui eventi si sviluppano dopo l'ultimo libro della serie "The Raven Cycle" di Maggie Stiefvater, che è una delle mie preferite in assoluto. La novella si focalizza sui personaggi di Adam e Ronan. Gli eventi sono raccontati da una strana bambina o bambino nato dai sogni di Ronan...strano lo so, ma questa è una serie molto particolare e difficile da spiegare. La storia è molto carina, e ora muoio dalla voglia di leggere la nuova trilogia su Ronan!



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Ho letto il penultimo libro della prima serie di "Tokyo Ghoul". Mi è piaciuto, sopratutto per il fatto che scopriamo la back story di uno dei personaggi secondari, ma l'ho trovato un po' confusionario. Ad ogni volume si introducono personaggi nuovi, e faccio fatica a tenere il passo con un cast così vasto. Le scene d'azione a volte sono difficili da capire. Tutto sommato, sono molto emozionata di leggere il gran finale, e spero non mi deludi.




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Il pezzo forte di questo mese è stato niente di meno che "Queen of Air and Darkness", terzo e ultimo libro della trilogia di "The Dark Artifices" di Cassandra Clare. Il libro è enorme, sono all'incirca 900 pagine, ma l'ho divorato in meno di tre giorni. Aspettavo questo libro da due anni e, come previsto, l'ho amato e ha superato tutte le mie aspettative. Per saperne di più, potete leggere la mia recensione cliccando qui. 





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Ho letto "City of Brass" di S. A. Chakraborty, che molti anno inserito tra le letture preferite del 2018. Mi è piaciuto molto, ma non l'ho amato alla follia. Mancava un qualcosa che veramente mi facesse interessare alla storia. L'ho trovato comunque molto bello, e mi è piaciuta molto la protagonista. Durante la prima metà non succede niente di straordinario, ma ho divorato la seconda parte in un lampo. Il libro è ambientato nella Cairo del diciottesimo secolo, e mescola realtà a fantasia.




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Dopo aver recuperato le Cronache di Narnia, non potevo non recuperare i libri di Tolkien! Questo mese ho letto "Lo Hobbit", libro che precede le avventura della Trilogia degli Anelli, che ho in programma di recuperare. Sono stata sempre intimidita dai suoi libri, e mi dispiace aver aspettato tutto questo tempo per iniziarne a leggere uno. Lo Hobbit si è rivelata una lettura facile e scorrevole, e sono riuscita a leggerlo in un paio di giorni. Sono stata sempre intimidita dai libri per colpa dei film che, nonostante abbia amato molto, sono ESTREMAMENTE lunghi e serve molta concentrazione per riuscire a capire cosa sta succedendo; almeno per Lo Hobbit, il libro è molto più tranquillo e veloce.



Commenti

  1. Ciao Clary! Anche io ho letto "Queen of air and darkness" e anche io l'ho amato, anche se alcune cose non mi hanno convinta al cento per cento - poi il mio Julian senza emozioni è stato veramente un attentato al cuore. Ma, comunque, i jemma mi resteranno sempre nel cuore, credo che siano diventati la mia coppia preferita della saga perché trovo sia Emma che Julian due personaggi meravigliosi.
    Vorrei anche io leggere "Lo hobbit" prima o poi, visto che di Tolkien ho letto solo "La compagnia dell'anello" e, sebbene l'abbia trovato un capolavoro, lo stile di scrittura così prolisso mi spaventa un po'

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    1. Ciao Ilaria! Concordo pienamente con te per il fatto che in QOAAD ci alcune cose che mi hanno stranito; però devo dire che la coppia Julian/Emma non mi ha mai convinto pienamente (nonostante mi piacciano), e in questo libro ero molto più interessata alla storia di Kit è Ty! Comunque penso che se hai letto "La compagnia dell'anello" a confronto "Lo Hobbit" sarà una passeggiata! A me spaventa molto di più la trilogia

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