JULY '19 WRAP UP

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Il primo libro letto questo mese è *rullo di tamburi* "Ghosts of the Shadow Market" di Cassandra Clare, l'ultima raccolta di racconti il cui protagonista è il caro Jem Carstairs. Consiglio vivamente di leggere questa raccolta prima dell'uscita di "The Last Hours", poiché costruisce le basi di quella che sarà la nuova serie prequel e alcuni racconti riprendono subito dopo la fine di "La regina delle ombre", quindi costruisce anche le basi di quella che sarà la trilogia incentrata su Kit e Ty. Le mie preferite sono state "The Wicked Ones", "Through Blood, Through Fire", "The Lost World" e "Forever Fallen". Non tutti i racconti mi hanno fatto impazzire, ma trovo che ogni storia che narra la Clare sia degna di essere raccontata.



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Questo mese ho letto tantissimi libri stupendi, tra cui il tanto decantato "The Seven Husbans of Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid che, dopo averlo finalmente letto, posso confermare che merita tutto l'hype che ha ricevuto. Spero vivamente che verrà tradotto in italiano. Evelyn Hugo è una protagonista fantastica e unica, la sua storia sembrava una vera biografia di un attrice di Hollywood, e credo sia una di quelle storie che rimarrà sempre nel mio cuore.





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Ho letto "I nostri cuori chimici" con la speranza di leggere una storia d'amore leggera e adorabile... beh, questo è stato totalmente l'opposto lol. Forse perché non ero nell'umore giusto per leggerla, ma non mi ha preso per niente ed ero totalmente disinteressata alla storia dei due personaggi. Tra l'altro ho trovato molto antipatico il personaggio femminile, e la loro storia d'amore l'ho trovata abbastanza forzata. A me piacciono i contemporanei molti drammatici e "angsty", ma questo non faceva proprio al caso mio.






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"Letters to the Lost" di Brigid Kemmerer invece, è uno di quei romanzi contemporanei per ragazzi drammatici e "angsty" ben riusciti. Mi è piaciuta dalla prima fino all'ultima pagina, e sono rimasta sveglia tutta la notte per leggerlo. Affronta il tema del lutto in maniera splendida. La Kemmerer è l'autrice di un libro che sta facendo molto parlare ultimamente, ovvero "A Curse so Dark and Lonely", un retelling della Bella e la Bestia che sta ottenendo recensioni molto positive. Dopo aver visto la sua abilità con i romanzi contemporanei, non vedo l'ora di leggerlo!




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"More than We Can Tell" è il seguito, o meglio spin-off, di "Letters to the Lost", poiché segue la storia del miglior amico del protagonista precedente. Anche questo mi è piaciuto moltissimo e consiglio vivamente questa trilogia. Non mi ha fatto provare gli stessi feels del libro precedente, ma credo sia perché lessi il primo libro con zero aspettative, non avendone mai sentito parlare. Entrambi narrano storie commoventi e struggenti, e la scrittura dell'autrice è molto scorrevole.




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"Becoming the Dark Prince" è un racconto breve dal punto di vista di Thomas Cresswell, l'amato protagonista della serie "Stalking Jack the Ripper" di Kerri Maniscalco. Il racconto narra alcune vicende che sono successe parallelamente al terzo libro della serie e costruisce le basi per il quarto e ultimo libro. Ho amato leggere finalmente dal punto di vista di Thomas, e non pensavo che questa serie mi sarebbe entrata così tanto nel cuore. Non vedo l'ora di leggere l'ultimo! Anche se è solo un racconto, consiglio vivamente la letture prima di iniziare a leggere l'ultimo. Il racconto è disponibile solo in e-book.



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Avevo sentito parlare molto bene di "Grave Mercy" di Robin LaFevers. Speravo davvero di amare questo libro. Adoro i fantasy a sfondo storico, e dalla sinossi le mie aspettative erano molto alte. Purtroppo sono rimasta abbastanza delusa. Tutta l'azione si concentra nelle ultime pagine, e per il resto sembra che non sia successo nulla. A tratti mi annoiavo ma ho continuato a leggerlo per la storia d'amore che, nonostante fosse troppo insta-lovey, mi ha intrattenuta abbastanza. Grave Mercy é parte di una serie, ma gli altri libri si focalizzano su altri personaggi. Il libro é auto-conclusivo, quindi non credo che continuerò a leggerla. Il finale é abbastanza soddisfacente.




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Mi sono convinta a leggere "Ti darò il sole" di Jandy Nelson dopo anni e anni, e ce l'ho davvero tanto con me stessa per aver aspettato tutto questo tempo per leggerlo. In passato lessi "The Sky is Everywhere" dell'autrice, che trovai carino ma niente di più. Non mi sarei mai aspettata che questo potesse diventare uno dei miei libri preferiti di sempre. Mi batteva forte il cuore ad ogni pagina. Ho pianto ad ogni pagina. Mi ha fatto provare emozioni indescrivibili. Uno di quei libri che vorrei regalare a tutti perché lo leggessero.






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Questo mese ho partecipato alla "Reading Rush", una maratona di lettura in cui l'obiettivo è leggere sette libri alla settimana. Non sono riuscita a completare tutte le challenge, ma sono molto soddisfatta delle mie letture. Una delle challenge consisteva nel leggere il primo libro di un'autrice. Quale libro migliore se non "La pietra filosofale?" E direi che questo libro non necessita di commenti.







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Altro libro che ho letto in occasione della Reading Rush è stato "Il signore delle mosche" di William Golding, libro che avevo intenzione di recuperare da tantissimo tempo. Mi aspettavo un racconto più macabro, a tinte più dark, invece l'ho trovato piuttosto letto e piatto. Bisogna aspettare di arrivare alle ultime pagine perché finalmente succeda un po' di azione. Sono comunque contenta di aver recuperato un pilastro della letteratura mondiale.






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Ho letto l'ultimo volume uscito di "Tsubaki-Cho Lonely Planet", e sono molto contenta di come i personaggi siano evoluti e maturati! Credo che la storia sia ormai agli sgoccioli, e sono molto curiosa di sapere come si concluderà questa serie. Consigliata a tutti gli amanti dello shojo.








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Cerco sempre di finire i libri, anche quelli che non mi stanno proprio piacendo, ma non sono riuscita a fare lo stesso con "Io sono un gatto" di Soseki. Libro consigliato da mia madre, volevo davvero farmelo piacere, ma è un libro privo di trama, con personaggi e dialoghi inutili alla narrazione, e il personaggio del gatto mi stava alquanto antipatico. Non sono riuscita a concludere le ultime cento pagine; sono arrivata a più della metà con la speranza che avrebbe iniziato a prendermi, ma non faceva proprio per me.






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"Speak" di Laurie Halse Anderson è un libro vincitore del National Book Award nel 1999, e di moltissimi altri premi. Il libro è molto breve, per questo ne consiglio la lettura a tutti. Affronta un tema molto delicato, ovvero lo stupro; un libro senza trama, completamente introspettivo, ma entriamo nelle mente della protagonista abusata da un suo compagno di classe, ne seguiamo le conseguenze e infine la crescita e la rinascita da questo orribile evento. A volte la scrittura mi è sembrata un po' dispersiva, ma è stata comunque una lettura molto interessante.



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