RECENSIONE: "Children of Blood and Bone" di Tomi Adeyemi

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TITOLO: Children of Blood and Bone
AUTRICE: Tomi Adeyemi
EDITORE: Macmillan
DATA DI USCITA ITALIANA: 02/10/18
VOTO: 5/5 stelle
TRAMA

Hanno ucciso mia madre.
Hanno preso la nostra magia.
Hanno cercato di farci affondare.

Ora sorgiamo.


Zélie Adebola  ricorda quando il territorio di Orïsha canticchiava con la magia.
I Bruciatori accendevano le fiamme, le Correnti seguivano le onde e la Mietitrice, la madra di Zélie, convoncava le anime.


Ma tutto è cambiato la notte in cui la magia è sparita. Per ordine di un re spietato i maji sono stati uccisi, lasciando Zélie senza una madre e la sua gente senza speranza.

Ora Zélie ha una sola possibilità di riportare la magia e colpire la monarchia.
Con l'aiuto di una principessa ribelle, Zélie deve raggirare il principe sovrano e poi riuscire a fuggire, il quale è ben determinato ad  eliminare la magia per sempre.

Il pericolo è in agguato ad  Orïsha, dove spiriti vendicativi attendono nelle acque.
Eppure il più grande pericolo potrebbe essere la stessa Zélie mentre lotta per controllare i suoi poteri e i suoi sentimenti sempre più crescenti per un nemico.

DATA DI USCITA ITALIANA: 2 Ottobre 2018
TITOLO: Figli di Sangue e Ossa
EDITORE: Rizzoli
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RECENSIONE

Il libro di cui vi parlo oggi, è uno dei fantasy più popolari di quest'anno. "Children of Blood and Bone" è stato anche il primo libro scelto da Jimmy Fallon per il book club del Tonight Show, acquistando ancora più popolarità e fama. Prima dell'uscita del libro, era addirittura già stato confermato l'adattamento dalla Fox. Insomma, ci troviamo di fronte al nuovo "Trono di Spade". Quando si tratta di libri super acclamati e di cui si parla in continuazione, sono sempre timorosa di iniziarne la lettura. Ho sempre paura che non saranno mai all'altezza delle mie aspettative. Non avevo in programma di leggerlo ma, durante il mio viaggio a Londra, sono stata particolarmente fortunata nel trovarne una copia autografata nella libreria di Foyles. Non potevo quindi non approfittarne. 
"Children of Blood and Bone" è un libro molto copioso, ma l'ho letto tutto d'un fiato. Posso dire che si merita tutta la popolarità che si è conquistato. Si tratta di uno dei fantasy epici più belli che abbia letto quest'anno. Durante le giornate, non vedevo l'ora che arrivasse il momento di sdraiarmi e continuare la lettura. Quando un libro ti suscita queste emozioni, vuol dire che è davvero bello. 
Ho amato ogni cosa di questo romanzo: le ambientazioni, i personaggi, la vicenda, le storie d'amore, le amicizie che nascono. Ogni cosa. Mi è piaciuto molto anche lo stile dell'autrice, e mi riesce difficile credere che questo sia il suo romanzo d'esordio. Si legge come un libro di Rick Riordan; è scorrevolissimo e si legge tutto d'un fiato, è ricco di avventure, e in ogni capitolo succede sempre qualcosa. Non è un libro che si perde in chiacchiere. Mi ha conquistata fin dalle prime pagine.

Il libro è reso ancora più scorrevole e avvincente dalla bellissima storia d'amore che nasce tra la protagonista Zélie e Inan. Un'amore proibito, e sarà impossibile non rimanerne conquistati. Inan è il futuro Re di Orisha, figlio dello spietato Re Saran, colpevole di aver cancellato la magia e di aver ucciso i genitori di Zélie. Zélie sarà l'unica in grado di riportare la magia nel regno, mentre Inan è convinto, come il padre, di volerla debellare per sempre. La storia è raccontata da tre diversi punti di vista: quello di Zélie, di Inan e di Amari, la principessa di Orisha. Un altro dei personaggi principali sarà Tzain, fratello di Zélie.

Per la storia, una delle più grandi ispirazioni dell'autrice è stato "Avatar: The Last Airbender", e in parte mi ha ricordato molto "An Ember in the Ashes" di Sabaa Tahir, che nei ringraziamenti del romanzo cita come un'altra sua grande fonte di ispirazione. La trama in sé quindi non è nulla di particolarmente speciale. Sono le ambientazioni, il sistema magico e i personaggi, a rendere questo libro unico. 

Coloro che sono dotati di magia si chiamano maji, e ne esistono categorie diverse a seconda delle abilità che manifestano. I maji nascono con spendenti capelli bianchi, il segno degli dei. Furono proprio gli dei a donare ad alcuni uomini queste abilità speciali. I maji erano considerati quasi delle divintà, adorati da tutti. Questi salirono al trono e con il tempo abusarono del proprio potere, si generò la paura. Inspiegabilmente la magia scomparve, il Re Saran non esitò e approfittò di quel momento di debolezza per spazzare via i maji ormai indifesi, tra cui la madre di Zélie.

L’unica speranza sono i diviners, tra cui la protagonista, che al momento della scomparsa della magia era ancora piccolissima, quindi i suoi poteri ancora non si erano manifestati.
Un'altra cosa che ho amato molto di questo romanzo è l'amicizia tra donne. Sembra una cosa banale, ma non lo è affatto. In molti libri e film, le donne sono sempre in rivalità tra loro, per competizione e gelosia. Qui ho amato moltissimo l'amicizia che nasce tra Zélie e la figlia del Re Saran, Amari. Amari si ribellerà a ciò che il padre le ha sempre insegnato, e all'inizio del romanzo scapperà dalla corte per imbattersi in Zélie e suo fratello. La sua è la più grande evoluzione psicologica all'interno del romanzo. La vedremo diventare una ragazza forte e coraggiosissima. 
Inan è forse il personaggio più incoerente della storia. Non si capisce mai da che parte stia, e il finale mi ha lasciata davvero confusa. Il libro finisce con un cliffhanger che vi lascerà con l'ansia di aspettare l'uscita del seguito. Io già muoio dalla voglia di leggerlo e scoprire come andrà avanti la storia. Il seguito si intitolerà "Children of Virtue and Vengeance".
La vera originalità di Adeyemi è stata quella di aver dato a questo libro un'ambientazione completamente africana. La stessa autrice è di origine nigeriane, e per creare il mondo di Orisha ha preso forte ispirazione dalla sua casa e dalla mitologia africana. Adeyemi ha unito in questo romanzo fantasia e realtà. Anche se stiamo leggendo un fantasy, i conflitti all'interno di esso si basano sui conflitti che ancora oggi le persone di colore si trovano ad affrontare. "Children of Blood and Bone" è po' come sarebbe potuto essere "The Hate U Give" se fosse stato un fantasy. 





Commenti

  1. Sono sempre più incuriosita da questo titolo, ormai penso proprio che lo prenderò appena esce o quasi :D

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    1. Spero che tu lo legga e che ti piaccia! Tra l'altro la Rizzoli ha appena annunciato l'uscita anticipata al 2 Ottobre :)

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  2. Ciao Clary, sono lacantastoriedeiboschi.blogspot.it e, come promesso, mi sono iscritta ai tuoi lettori fissi. Sono contenta tu mi abbia trovata sul web e che abbia deciso di seguirmi, spero avremo dunque modo di scambiarci consigli libreschi. Un abbraccio 😘

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    1. Grazie mille, Diletta! Sei stata più che gentile, e sono sicura che avremo modo di scambiarci tanti consigli, un abbraccio! :)

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