RECENSIONE: "The Scorpio Races" di Maggie Stiefvater ("La corsa delle onde")
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AUTRICE: Maggie Stiefvater
EDITORE: Scholastic
EDITORE ITALIANO: Rizzoli
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TRAMA
Succede ogni autunno, sull’isola di Thisby. Dalle gelide acque dell’oceano si spingono a riva i cavalli d’acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest’anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.
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RECENSIONE
La Stiefvater per questo libro ha preso ispirazione dalle note leggende sui terrificanti cavalli d'acqua, noti anche con il nome di Capaill Uisce. Questa rara e terrificante specie, appartiene all'isola di Thisby, una terra fittizia in cui viene ambientata l'opera e ne è la protagonista indiscutibile, e appartengono unicamente a Thisby perché l'isola li ama.
Ogni anno a Novembre, si tiene una corsa a premi in quest'isola, che in questo periodo attira moltissimi turisti. Una corsa dura e rischiosa, che può portare alla morte. I cavalli d'acqua sono difficilissimi da domare, e si può rischiare di essere uccisi anche dal proprio cavallo.
Sean Kendrick, il protagonista maschile di questo romanzo, ha vinto la Scorpio Races per ben quattro volte, con il suo amatissimo cavallo d'acqua chiamato Corr. L'amore che Sean prova per questo cavallo non ha paragoni. In questo romanzo lui possiamo dire che sia un sussurratore di cavalli. Sean è famoso in tutta l'isola per essere uno dei più bravi addestratori, ed è stato l'unico in grado di domare Corr, uno dei cavalli d'acqua più pericolosi e temibili. Sembra che per Sean non esista altro che il suo cavallo, e la passione che nutre per queste creature. Questo fino a che non incontrerà Kate, soprannominata da tutti Puck. Lei sarà la prima donna a voler partecipare a questa corsa, per motivi strettamente personali. Ma è l'unica in gara a non possedere un cavallo d'acqua. Ad accompagnarla, sarà la sua piccola cavalla di nome Daisy. Per lei, sembra una sfida impossibile. E anche fatale. Sean si troverà intrigato da questa ragazza, che ha un coraggio da vendere, e sembra l'unica che nutre una passione per i cavalli grande quasi come la sua. Sarà l'amore per questi bellissimi animali ad avvicinarli.
La Stiefvater non sbaglia mai un colpo. In termini di scrittura, è una delle mie autrici preferite. Scrive in una maniera così poetica e coinvolgente; i suoi personaggi sono tra i più vividi e tridimensionali che si possono incontrare tra le pagine di un libro. Sono quei personaggi che ricorderete anche anni dopo aver letto il libro. Inoltre la Stiefvater ha una fervida immaginazione. I suoi libri sono sempre molto originali, con storie particolarissime. Non leggerete mai niente di simile.
La storia d'amore in questo libro ricorda molto quella tra Blue e Gansey di "The Raven Boys", nonostante siano personaggi completamente differenti. Sean e Puck, come Gansey e Blue, a malapena si baciano o si toccano, ma la Stiefvater è capace di far venire le farfalle nello stomaco al lettore con le più semplici delle scene e le più semplici interazioni. L'amore è palpabile tra le parole, nei semplici sguardi.
“I say, 'I will not be your weakness, Sean Kendrick.'Now he looks at me. He says, very softly, 'It's late for that, Puck.” ― Maggie Stiefvater, The Scorpio Races
Non è un libro in cui troverete molta azione. Questo è un romanzo molto introspettivo e descrittivo; insomma, come gli altri libri della Stiefvater. Se avete amato "The Raven Boys", sono sicurissima che apprezzerete anche questo. A me dispiace solo di non averlo letto prima. Essendo amante degli animali, mi piacciono molto i cavalli, ma non ne nutro una forte passione. Pensavo fosse un libro che sarebbe piaciuto unicamente ai grandi appassionati di equitazione. Invece è un romanzo che parla molto di più di questo; è magico, poetico, dolce e allo stesso tempo brutale.
Il libro è auto conclusivo; ciò significa che non fa parte di una serie. Nonostante la brevità del romanzo, Puck e Sean sono riusciti a conquistarmi completamente.
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