W.W.W.WEDNESDAY #3
W.W.W.WEDNESDAY:
Rubrica a cadenza settimanale molto popolare tra i blog che parlano di libri, in cui bisogna fare un riassunto delle letture settimanali rispondendo a tre semplici domande: cosa stai leggendo? Cos'hai appena finito di leggere? E quale sarà la tua prossima lettura?
Cosa stai leggendo?
Il mio piano è quello di iniziare oggi la lettura del primo libro della serie "The Darkest Minds" di Alexandra Bracken. Da molto tempo volevo recuperare questa saga, e tra poco uscirà il film, quindi mi sembrava il momento ideale.
TRAMA:
In un futuro distopico, una malattia diffusa in tutta l'America uccide il 98% dei bambini. I pochissimi superstiti sviluppano superpoteri e per questo vengono internati in campi di concentramento. Una sedicenne fugge dal suo campo e si unisce ad un gruppo di altri ragazzi in fuga dal governo.
Cos'hai appena finito di leggere?
Ho terminato la rilettura di "Una fiamma nella notte" (A Torch Against the Night" di Sabaa Tahir, in occasione dell'uscita del terzo libro della saga, "A Reaper at the Gates". Mi è piaciuto moltissimo, e sono contenta di averlo riletto perché non mi ricordavo molte cose importanti per la comprensione del successivo volume.
Quale sarà la tua prossima rilettura?
Domanda difficilissima. Ho acquistato quattro nuovi libri che sono emozionatissima di leggere, e dipenderà tutto dal mio umore una volta terminato "The Darkest Minds". Se siete curiosi di vedere quali libri ho acquistato, potete vedere il mio post di instagram cliccando QUI. Per ora sono molto propensa a leggere "Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman , un libro di cui si sta parlando moltissimo in questo ultimo periodo.
Vi lascio la trama di "Eleanor Oliphant":
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
Commenti
Posta un commento