RECENSIONE: Diphylleia di Valentina Bonci
TITOLO: Diphylleia - Il Ricordo
AUTRICE: Valentina Bonci
EDITORE: & MyBook
TRAMA
Chi era Ayana? Chi era stata? Vuoto, soltanto vuoto nella sua mente. Un'aridissima distesa di niente era ormai il suo cuore, un mare di assenza la sua memoria. Eppure aveva qualcosa, ancorato all'anima, che non voleva morire, che non voleva precipitare nell'oblio. Qualcosa. Qualcuno. Doveva trovarla, doveva seguire quel richiamo, attenuare quell'incessante voglia d'amore. Doveva saziare il suo animo, riappacificare il suo cuore, doveva incontrarla, doveva chiedere chi fosse davvero.
Un libro che promette emozioni, scintille, batticuore, tutto. Parole che scavano nelle viscere dell'animo umano, parole che vogliono essere ascoltate. Uno di quei libri che ci tiene svegli la notte, che sfiora le corde del cuore, toccante e struggente dalla prima all'ultima pagina.
RECENSIONE
Oggi vi parlo di questo libro di cui mi è stata gentilmente inviata una copia dall'autrice in cambio di una recensione.
La protagonista è Ayana, una ragazza la cui vita è andata in frantumi. All'improvviso non ricorda più niente, non sa nemmeno chi è lei. Il romanzo inizia in medias res, e nel prologo sappiamo già che qualcosa di brutto è accaduto alla ragazza. Qualcuno le ha fatto del male e l'ha ridotta in questo stato. Poi subito tuffo nel presente. Ayana si sveglia in un letto di ospedale, senza alcun ricordo, e nel corso del libro cercherà di rimettere insieme i frammenti della sua vita.
La prima parola che mi è venuta quando ho iniziato a leggere il romanzo è "inquietudine". Qualcosa di terribile è accaduto alla protagonista, si ha paura di sapere la verità sull'incidente, ma al tempo stesso si ha assolutamente voglia di sapere di più. Il romanzo è molto breve, quasi un racconto. Nonostante la brevità, è un libro molto forte, che vuole lanciare un messaggio importantissimo. Un libro che parla di omofobia, di violenza, della difficoltà di essere accettati. L'autrice vuole portare avanti una battaglia contro la discriminazione e la violenza che la gente ha nei confronti di chi è "diverso".
Con questo romanzo vuole farci capire che l'amore è l'unica cosa che conta, e non si può non seguire il proprio cuore.
Data la brevità del romanzo e la scorrevolezza della vicenda, non voglio rivelarvi di più di quello che ho detto. Vi invito a leggere questo libro e lasciare a voi il compito di scoprire che cosa succederà alla protagonista.
Mi voglio invece soffermare sulla scrittura, che a mio parere è il punto forte di questo romanzo. Questo è il primo libro di Valentina Bonci, un'autrice tra l'altro giovanissima. Le sue doti di scrittrice mi hanno davvero sbalordito. Un libro molto poetico e intenso di emozioni. Nonostante la serietà dell'argomento, gli eventi vengono trattati con un dolcezza e delicatezza infinita. Quel genere di scrittura che permette di rilassarti e farti entrare a pieno nella storia. Una scrittura curata nei minimi dettagli, che lascia trapelare la maturità dell'autrice. Un romanzo breve ma allo stesso tempo intenso e carico di emozioni, leggero e veloce da leggere. Si legge tutto d'un fiato.
Trovo sia anche una lettura molto importante dal punto di vista sociale, il cui fine è quello di sensibilizzare. Quello dell'autrice è un invito a cercare di avere una mentalità più aperta. Un libro che vuole fare aprire gli occhi a chi purtroppo ha ancora tanti pregiudizi verso l'omosessualità.
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Per saperne di più sull'autrice:
Instagram --> @elia_bonci_
AUTRICE: Valentina Bonci
EDITORE: & MyBook
TRAMA
Chi era Ayana? Chi era stata? Vuoto, soltanto vuoto nella sua mente. Un'aridissima distesa di niente era ormai il suo cuore, un mare di assenza la sua memoria. Eppure aveva qualcosa, ancorato all'anima, che non voleva morire, che non voleva precipitare nell'oblio. Qualcosa. Qualcuno. Doveva trovarla, doveva seguire quel richiamo, attenuare quell'incessante voglia d'amore. Doveva saziare il suo animo, riappacificare il suo cuore, doveva incontrarla, doveva chiedere chi fosse davvero.
Un libro che promette emozioni, scintille, batticuore, tutto. Parole che scavano nelle viscere dell'animo umano, parole che vogliono essere ascoltate. Uno di quei libri che ci tiene svegli la notte, che sfiora le corde del cuore, toccante e struggente dalla prima all'ultima pagina.
RECENSIONE
Oggi vi parlo di questo libro di cui mi è stata gentilmente inviata una copia dall'autrice in cambio di una recensione.
La protagonista è Ayana, una ragazza la cui vita è andata in frantumi. All'improvviso non ricorda più niente, non sa nemmeno chi è lei. Il romanzo inizia in medias res, e nel prologo sappiamo già che qualcosa di brutto è accaduto alla ragazza. Qualcuno le ha fatto del male e l'ha ridotta in questo stato. Poi subito tuffo nel presente. Ayana si sveglia in un letto di ospedale, senza alcun ricordo, e nel corso del libro cercherà di rimettere insieme i frammenti della sua vita.
"Ayana non sentiva, non voleva sentire, non trovava neanche più senso al cielo, al mare, alle stelle. Era un continuo ricordare e perdere, perdere e ricordare, e ricordare, e rigurgitare, frantumarsi, spaccarsi e cadere a picco come una stella condannata."
La prima parola che mi è venuta quando ho iniziato a leggere il romanzo è "inquietudine". Qualcosa di terribile è accaduto alla protagonista, si ha paura di sapere la verità sull'incidente, ma al tempo stesso si ha assolutamente voglia di sapere di più. Il romanzo è molto breve, quasi un racconto. Nonostante la brevità, è un libro molto forte, che vuole lanciare un messaggio importantissimo. Un libro che parla di omofobia, di violenza, della difficoltà di essere accettati. L'autrice vuole portare avanti una battaglia contro la discriminazione e la violenza che la gente ha nei confronti di chi è "diverso".
"Ayana, come tante altre anime derelitte e innamorate, si sentiva ferita, poiché non era ciò che lei faceva a non essere accettato, ma ciò che lei era, ed è un qualcosa che nessun essere vivente che ci sia sulla terra, e chissà, in qualsiasi altro posto dell'universo, potrà mai sopportare."
Con questo romanzo vuole farci capire che l'amore è l'unica cosa che conta, e non si può non seguire il proprio cuore.
Data la brevità del romanzo e la scorrevolezza della vicenda, non voglio rivelarvi di più di quello che ho detto. Vi invito a leggere questo libro e lasciare a voi il compito di scoprire che cosa succederà alla protagonista.
Mi voglio invece soffermare sulla scrittura, che a mio parere è il punto forte di questo romanzo. Questo è il primo libro di Valentina Bonci, un'autrice tra l'altro giovanissima. Le sue doti di scrittrice mi hanno davvero sbalordito. Un libro molto poetico e intenso di emozioni. Nonostante la serietà dell'argomento, gli eventi vengono trattati con un dolcezza e delicatezza infinita. Quel genere di scrittura che permette di rilassarti e farti entrare a pieno nella storia. Una scrittura curata nei minimi dettagli, che lascia trapelare la maturità dell'autrice. Un romanzo breve ma allo stesso tempo intenso e carico di emozioni, leggero e veloce da leggere. Si legge tutto d'un fiato.
Trovo sia anche una lettura molto importante dal punto di vista sociale, il cui fine è quello di sensibilizzare. Quello dell'autrice è un invito a cercare di avere una mentalità più aperta. Un libro che vuole fare aprire gli occhi a chi purtroppo ha ancora tanti pregiudizi verso l'omosessualità.
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Per saperne di più sull'autrice:
Instagram --> @elia_bonci_
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